New York da non perdere: La High Line
Camminando per la decima , al tempo in cui vivevo a New York, mi capitava spesso di passare da quelle parti.
A dire il vero era soprattutto la sera, quando mi ritrovavo con gli amici in Union square e a volte ci facevamo un giro per Chelsea prima di scendere a Bleecker.
All'epoca era "solo" un luogo abbandonato prossimo allo smantellamento. Quasi due secoli di storia considerati dai più an ugly eyesore. Un pugno nell'occhio.
Ma non era così per tutti.
Avevo un'amica, una ragazza che arrivava da Niigata, una città sulla costa nord occidentale del Giappone. Per 5 lunghi anni aveva lavorato ogni benedetta sera in un bar di Kyoto risparmiando ogni Yen per venire a studiare nella Grande Mela.
Adorava l'Hip Hop , la nutella, le treccine afro (un giorno trascorsi ben 10 ore con lei da un parrucchiere di Newkirk plaza per fare le braid extension) e raccontare storie.
Di solito succedeva la mattina all'alba quando prendevamo insieme il primo treno per Brooklyn. Dentro al silenzio di quel microcosmo di assonnati estranei, stretti in un vagone da qualche parte tra Dumbo e Prospect park lei iniziava a raccontare.
Dei nomi delle fermate e perché si chiamavano così e cosa era successo in quella strada o a quel palazzo. A volte persino a quella persona che pure non aveva mai visto. Non so da dove le tirasse fuori quelle storie , e neppure se fossero tutte vere ma a me non importava. Lei...
Fonte di notizie:
mamma gira mondo
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