Villocentesi: quando farla, rischi, costo e cose da sapere
La villocentesi è un test invasivo che prevede il prelievo dei villi coriali e che viene consigliato in alcuni casi specifici per diagnosticare o escludere eventuali anomalie genetiche o cromosomiche del feto. Può essere fatto a partire dalla 10 settimana di gravidanza e come vedremo tra poco è simile per certi aspetti all’amniocentesi: entrambi questi esami sono infatti invasivi e hanno lo stesso scopo. Le donne in gravidanza alle quali viene consigliato di effettuare la villocentesi provano spesso timore e preoccupazione prima di sottoporsi a questo esame perchè è invasivo e hanno paura che possa fare del male al bambino.
Oggi faremo chiarezza e vedremo quando e perchè può essere utile fare la villocentesi, quali sono i rischi e come si svolge questo esame. Villocentesi: cos’è e a cosa serve
La villocentesi è il prelievo dei villi coriali, ossia di una piccola parte di tessuto fetale che andrà a formare la placenta e ha lo scopo di diagnosticare eventuali anomalie genetiche e cromosomiche del feto. L’esame viene effettuato prelevando direttamente un campione attraverso un ago che viene inserito direttamente nella pancia della futura mamma. Mediante l’ecografia, si riesce a monitorare la sede del prelievo in modo da effettuare un’indagine precisa riducendo al minimo il rischio di intaccare altre zone. Sicuramente si tratta di un esame invasivo, ma la villocentesi non è eccessivamente dolorosa: si può avvertire la sensazione di asp...
Fonte di notizie:
design per bambini
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